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Incendio distrugge palazzo di 16 piani a Milano, decine di evacuati

E’ sotto controllo l’incendio divampato questo pomeriggio in via Antonini. Il sindaco di Milano ha dichiarato che tutte le famiglie residenti sono state contattate. Tra gli abitanti il cantante Mahmood, in salvo
Vasto incendio nel pomeriggio di oggi a Milano, in via Giacomo Antonini, nella periferia sud di Milano. L’allarme è scattato intorno alle 17.30 di oggi, domenica 29 agosto. Il rogo ha interessato la Torre dei Moro, moderno edificio ai civici 32 e 34 della via, dove abitano circa 60 famiglie, per un totale di circa 150 residenti, tra i quali il cantante Mahmood. Si tratta di un edificio costituito da due piani interrati, la cui parte residenziale è costituita da una torre di 16 piani.

Il rogo è scoppiato per cause ancora in corso di accertamento e dal tetto si è alzata un’alta colonna di fumo, visibile anche a chilometri distanza. Sul posto sono stati inviati numerosi mezzi di soccorso (ambulanze a automedica). Sul luogo dell’incendio grande dispiegamento di mezzi dei vigili del fuoco. Presenti anche le forze dell’ordine, il pm di turno di Milano Pasquale Addesso, il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano ed è arrivato il sindaco della città meneghina. “E’ chiaro che vanno valutate rapidamente le responsabilità, c’è un magistrato presente che dovrà verificare, io non mi azzardo a fare previsioni – ha detto il sindaco -. E’ un palazzo molto recente, del 2011 quindi è stata una cosa veramente molto particolare. Le immagini confermano che ha preso fuoco più o meno dal 15esimo piano”.
Secondo quanto riferito dai Vigili del Fuoco le fiamme hanno interessato inizialmente gli ultimi piani dell’edificio di 20 livelli e si sono poi propagate ai livelli inferiori. L’ampio incendio e la colonna di fumo hanno allarmato i residenti in zona. Non sono stati interessati i negozi vicini, un supermercato Penny, un McDonald’s e un rivenditore di scarpe. In strada centinaia di persone mentre dal palazzo continuava ad alzarsi una densa colonna di fumo nero. Le strade attorno al palazzo sono state bloccate per consentire le operazioni di spegnimento.

Intorno alle 19.30 sono state spente le fiamme che hanno divorato la facciata ma l’incendio è rimasto a lungo ancora vivo all’interno del palazzo. Le squadre dei vigili del fuoco sono entrate ai primi piani dello stabile, ma viste le alte temperature stanno procedendo con le bombole d’ossigeno. Non risultano al momento vittime o feriti: i pompieri stanno sfondando, una dopo l’altra, le porte delle abitazioni per vedere se c’è qualcuno all’interno. Oltre all’ottavo piano, però, non riescono a andare. Solo a tarda sera i pompieri sono riusciti a salire ai piani alti per domare i focolai ancora attivi. Parallelamente, sono stati effettuati controlli per capire se e quanti residenti siano ancora all’interno del palazzo. Le autorità, dalla Protezione civile alla Polizia Locale, hanno raccolto i nomi dei residenti presenti in strada nel tentativo di capire se possano esserci ancora persone all’interno. Solo in tarda serata, una volta che tutti gli inquilini sono stati sentiti, il sindaco ha potuto dire che “si escludono vittime”. Bisogna però pensare agli sfollati: “Stiamo trovando delle camere d’albergo – ha fatto sapere o stesso sindaco – è chiaro che queste persone hanno perso tutto. Sono qua con un paio di jeans e una maglietta e non hanno niente altro”.

Ho visto piovere calcinacci infuocati”
Le fiamme, riferiscono i vigili del fuoco, hanno interessato inizialmente gli ultimi piani dell’edificio di 20 livelli e si sono poi propagate ai livelli inferiori. L’edificio andato in fiamme è la Torre dei Moro, parte residenziale di un progetto di nuova edificazione in attuazione di un Piano di Recupero del Comune di Milano, per un totale di 10.500 metri quadrati di superfice e 315.000 metri cubi di volume. L’architettura ha una morfologia particolarmente studiata: da un impianto ad andamento orizzontale di edifici con copertura a volta si innalza la torre residenziale di 16 piani che raggiunge i 60 metri di altezza, nella quale abitavano 70 famiglie. La forma allungata della torre, dalle due grandi vele asimmetriche, dinamiche, ricorda una nave.