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Il locale di Milano messo in crisi da un ‘gioco’ sui social, tra recensioni false e attacchi

Come se non fossero bastati il lockdown, i mesi di chiusura forzati, le difficoltà economiche. Sono stati giorni difficili, gli ultimi, per il Crazy cat cafè di Milano, il locale meneghino in cui i clienti possono coccolare nove gatti che è finito nel mirino degli “haters” dopo un “gioco” online.
A spiegare l’accaduto, non senza dispiacere, è stata la stessa titolare del bar sui social, con post su Facebook e Instagram che hanno raccolto decine di migliaia di like e condivisioni. “Ero indecisa se scrivere questo post, ma penso sia anche giusto chiedere aiuto quando se ne ha bisogno. Purtroppo stiamo subendo un attacco mediatico causato da un episodio avvenuto questo martedì 16 giugno”, l’inizio del racconto.
“Uno streamer, di cui non faremo il nome per non alimentare la visibilità, è venuto nel nostro locale, in diretta twitch. La popolarità di questo personaggio deriva dal fatto che entra nei locali o negozi e comportandosi in modo molesto, alla fine, si fa cacciare, il tutto condito dal supporto del suo pubblico in live, che lo incita in chat. Come da copione il suo comportamento sopra le righe ha infastidito diversi clienti ed esausti dalle iniziative dei suoi sostenitori – che hanno iniziato incessantemente a telefonare al locale, con scherzi, battute oscene e altro – abbiamo chiesto allo streamer di uscire, e cortesemente di non tornare”, hanno raccontato dal bar, che tra l’altro era già stato “visitato” a ottobre scorso dallo stesso streamer.
Da lì, però, la situazione è precipitata. “Pensavamo fosse tutto finito, invece da quel momento stiamo ricevendo una ‘shitstorm’ su tutti i nostri social, ma la cosa peggiore sono le recensioni da 1 stella non veritiere che stanno intasando la nostra pagina google”, hanno ‘denunciato’ dal locale, per cui chiaramente le recensioni sono una parte fondamentale del lavoro per tenere alto il proprio nome e attirare nuovi potenziali clienti.
“Dopo mesi di lockdown, gestire nella terza settimana di apertura una situazione così spiacevole, ci sta mettendo a dura prova – ha ammesso la titolare -. Ancora increduli di quello che stiamo vivendo, quello che vi chiediamo è di aiutarci a cancellare l’onda di odio che stiamo subendo scrivendo una recensione su Google sulla vostra esperienza da noi. Niente nomi, niente visibilità al personaggio, cancelliamo l’odio con l’amore e la verità. Colpire così una piccola realtà messa già in ginocchio, come tanti, dalla pandemia, non può essere considerato goliardico, ma crudele”.
E l’appello non è caduto nel vuoto. Perché nelle ultime 24 ore sui social del bar sono piovute centinaia e centinaia di recensioni di clienti ed ex clienti che hanno voluto raccontare la loro esperienza nel locale.